PISTA – I consigli per la prima volta

PISTA – I consigli per la prima volta

Hai voglia di andare in pista in moto ma non ci sei mai stato e non sai come funziona? Ecco i nostri consigli per la prima volta in pista.

A tutti noi appassionati di due ruote sarà passata almeno una volta per la testa la voglia di spremere la nostra moto tra cordoli e rettilinei, ma come è meglio fare il battesimo della pista?

Ecco la prima puntata del nuovo format dedicato ai nostri consigli per muovere i primi passi.

PRIMA DOMANDA: SONO IN GRADO?

Può suonare scontato, ma non bisogna mai sottovalutarlo quando si parla di pista. Causare un danno, anche grave, è un attimo.

Il modo migliore di affrontare la prima pistata è senza dubbio tramite un corso di guida, dove verrete seguiti da istruttori competenti che vi spiegheranno tutto nei minimi dettagli.

Se al contrario vi sentite padroni del vostro mezzo e avete una buona dimestichezza con la moto, potrete tranquillamente andare a girare per conto vostro tenendo a mente qualche nostro consiglio.

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IN QUALE PISTA?

Il primo dei consigli è quello di cercare una pista o un “pistino” non troppo impegnativo nelle vostre zone, così da procedere per gradi.
Abituati a stare sempre sulla corsia di sinistra della strada infatti, vi troverete meno disorientati ad affrontare una pista con larghezza medio-stretta rispetto a piste “da mondiale” come Mugello, Misano o Monza. Inoltre piste meno importanti significano anche piste più economiche ed il nostro portafogli ringrazierà. Il costo per una giornata intera al Mugello si aggira intorno alle 260€ mentre per Magione il prezzo è di circa 170.

DOVE PRENOTARE? COME SI PRENOTA?

Una volta scelta la pista non resta che prenotare. Per acquistare la giornata è necessario comprarla con largo anticipo (soprattutto nel periodo estivo) sul sito della pista stessa o tramite organizzatori come Promoracing e Rossocorsa.

Qualsiasi tipo di giornata sceglierete, valutate attentamente se fare o meno l’assicurazione pioggia, ha un costo extra che dipende dall’organizzatore e dall’evento, ma . Noi abbiamo imparato a nostre spese che è molto importante farla. Il meteo, soprattutto in certi mesi, è imprevedibile e non rischierete così di buttare al vento i soldi spesi se sarà una giornata piovosa.

OPEN PITLANE OPPURE A TURNI?

Nelle giornate Open Pitlane si può girare quanto e quando si vuole da un certo orario ad un altro. Esempio: Open Pit 9-13 significa che dalle 9 alle 13 è possibile entrare ed uscire quante volte si vuole dalla pista e fare quanti giri vogliamo per ogni ingresso.
Nelle giornate a turni invece, si è obbligati a seguire un programma imposto e di norma ogni turno ha una durata di 20 minuti, al termine dei quali viene esposta bandiera rossa e tutti i piloti sono costretti ad uscire dalla pista. Solitamente nelle giornate a turni, i partecipanti vengono divisi in 4 fasce in base al loro tempo sul giro dichiarato, formando così, dai più lenti ai più veloci, i gruppi: Amatori (anche senza tempo dichiarato), Esperti, Veloci e Piloti.
Chi è alle prime armi infatti, non si vedrà sfrecciare moto a destra e a sinistra che lo sorpassano, mentre allo stesso tempo chi va forte, non incontrerà sul suo cammino e traiettorie persone molto più lente di lui.
Questa suddivisione quindi risulta utile e favorevole per tutti e si traduce in maggiore divertimento e sicurezza.

IN COCNLUSIONE

Tornando ai consigli per “la prima volta in pista” noi suggeriamo di affrontare per la prima volta una giornata Open Pitlane. Non essendo obbligati dagli orari dei turni infatti, potrete entrare ed uscire quante volte volete in modo da prendere gradualmente confidenza con la moto, la pista e le traiettorie. Avrete molto meno stress del tipo “ho pagato 20 minuti e devo sfruttarli tutti al massimo” e sicuramente riuscirete a guidare più rilassati e vi godrete di più la giornata.

DOMANDE E RISPOSTE

Per qualsiasi ulteriore info, domande o semplici curiosità potete scriverci nei commenti o al nostro indirizzo e-mail motorbikedays@gmail.com .

Nel prossimo post: Consigli e suggerimenti per le dotazioni necessarie

Di Simone Alinari

Foto Andrea Renai / Studio SAB

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