ITINERARIO – Centro Italia

Itinerari

Itinerario moto nel Centro Italia. Più di mille chilometri di strada nelle regioni del centro tra Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio.

“Vi sono dei casi in cui, dato che la vita sedentaria immobilizza le giornate, il modo migliore di guadagnare tempo è cambiare luogo”.

Vi ricordate il viaggio mai iniziato la scorsa estate per problemi tecnici alla moto di Marco? Stavolta lo abbiamo portato a termine…

Mio zio ha comprato la moto nuova, una Yamaha Tracer 900 GT, quale migliore occasione per testarla?

Il viaggio, diviso in 3 tappe, ci ha portato a scoprire paesaggi incredibili nell’Italia centrale, tra Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio.

1 Giorno: Partendo da Firenze il nostro itinerario ci porta subito sugli Appennini, salendo il passo della Consuma e proseguendo nelle foreste casentinesi tra Camaldoli e Chiusi Della Verna, su strade tortuose e dal fondo sdrucciolevole.

Scendiamo passando da Dama per poi raggiungere Bibbiena ed Arezzo, poi San Sepolcro e città di Castello, dove ci fermiamo per pranzo.

I chilometri che ci separano dalla nostra prima meta – Castelluccio – sono ancora tanti .

Di fare autostrade e superstrade nemmeno se ne parla, per cui, procedendo tra infiniti paesini tocchiamo prima Gubbio, poi Gualdo Tadino e Foligno, per poi salire fino a Nocera Umbra e Colfiorito.

Raggiungiamo Castelluccio verso le 18 e immediatamente dopo quella strana sensazione che ti tocca dentro alla vista delle case completamente distrutte dal terremoto, rimaniamo abbagliati dallo stupore del paesaggio che ci si presenta davanti.

L’immensa distesa, i colori caldi, il monte Vettore ancora imbiancato dalla neve, la lunga strada dritta che attraversa la piana… non possiamo non fermarci per goderci tutto questo.

Pernottiamo in un B&B a Montemonaco e ceniamo (bene) in una trattoria locale.

2 GIORNO: la seconda meta del viaggio è Campo Imperatore e non vedo l’ora di raggiungerla.

Secondo voi sarà filato tutto liscio? Assolutamente no!

Procediamo verso sud e passiamo dalle zone maggiormente colpite dal terremoto. Gli scenari sono davvero emozionanti (cercate di capire di che emozione parlo) e passiamo da una deviazione all’altra a causa delle numerose strade chiuse.

Alt! Sono in riserva (ero partito la mattina con mezzo serbatoio e circa 140 km di autonomia) e i benzinai dove sono? Inizia la vera avventura.

Guardo sul navigatore e il primo benzinaio sul nostro itinerario è a Campotosto: 16km dalla nostra posizione, autonomia residua segnata dal computer di bordo 50km ca. (devo fidarmi?).

Secondo voi è finita qua? Neanche per idea!

Arrivati al benzinaio di Campotosto trovo un bel cartello “Benzina Esaurita” con tanto di pompa spenta… inizia a mettersi male… Apro di volata Google Maps, cerco il benzinaio più vicino, 21 km, autonomia stimata 28 km, aiuto! Bisogna provarci per forza.

Scendiamo da via del Lago – esperienza incredibile- che si snoda in una serie di tornanti strettissimi e finalmente missione rifornimento compiuta a Montereale!

Adesso puntiamo Campo Imperatore.

Lo raggiungiamo nel primo pomeriggio, fa freddo e piove, ma il paesaggio in cui ci troviamo immersi è qualcosa di unico, rimango incantato e felice di essere in moto nel posto che tanto sognavo.

Spengiamo il motore e ci godiamo il rumore della pioggia nell’assoluto silenzio, qualche foto non può mancare.

Vi dirò di più, non siamo riusciti ad arrivare al rifugio a causa delle neve (la strada era completamente invasa): quale migliore scusa per doverci tornare a tutti i costi?

Scendiamo a L’Aquila, torniamo in mezzo “alla civiltà”, e sotto una pioggia battente proseguiamo verso Rieti, dove facciamo tappa per la notte.

3 GIORNO: è tempo di pensare al rientro a casa e concludere il nostro itineriario tra le regione del centro italia, ma non ci facciamo mancare niente in quest’ultima tappa.

Passiamo prima dall’imponente cascata delle Marmore, poi procediamo verso Terni, Orvieto e via tra le mille curve passando da Acquapendente fino alla Via Cassia e la campagna aperta. Poi ancora la Val D’Orcia in mezzo alle incredibili colline verdi ed infine la Chiantigiana fino a casa.